Monaco palestinese. Adolescente entrò in un
monastero; nel 456 o 457 si recò in Palestina, dove ottenne il permesso
di ritirarsi a vita eremitica. Sallustio, patriarca di Gerusalemme,
conferì il sacerdozio a
S. e approfittò anche per
consacrare la chiesa del monastero (491). Causa i dissensi andò
volontariamente in esilio (503-508). Si prodigò per far abolire il
crisargiro (sorta di odiosa esazione) e per difendere la fede contro i
monofisti. Sotto il suo nome è conosciuto un
typikon per tutto
l'anno liturgico. Il suo influsso fu considerevole nell'organizzazione di
monasteri posteriori (Mutalasca, Cappadocia 439 - presso Gerusalemme 532).